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lunedì 24 dicembre 2012

SALTANO 43.000 POSTI NELLA DIFESA

E' legge la riforma del Ministro della Difesa del Governo Monti, l'Ammiraglio Di Paola.
La maggioranza , seppur in crisi, vota la delega. Saltano 43.000 posti di lavoro e il 30% minimo degli Enti.Vi sono state fortissime pressioni dei vertici militari e dell'industria di produzione di armi.
Ritirati o bocciati tutti gli emendamenti presentati, ridotto ai minimi termini il dibattito, tenute fuori dal confronto in Aula tutte le questioni irrisolte della riforma:solo tagli di personale e di strutture; mancanza di una seria riqualificazione della spesa; nessuna misura concreta per il personale civile; niente riduzioni di spesa in armamenti; non toccati in alcun modo i tantissimi privilegi e i tanti sprechi che ancora si annidano nella Difesa.
Ad esempio questi:
http://alp-agl.blogspot.it/2012/11/ministero-della-difesa-43000-esuberi.html
E per fortuna che Monti aveva combattuto, in passato, contro le Lobby.Una delega attribuita di fatto all’Esecutivo e al Ministro della Difesa che verranno dopo le prossime elezioni politiche i quali, ci scommettiamo, saranno pienamente d'accordo con chi li ha preceduti (in Italia, su queste cose, tutta la Politica che conta è sempre d'accordo e chi pensa il contrario è un ingenuo).
Una pagina amara per i lavoratori pubblici italiani (il precedente è pericoloso e Di Paola ha fatto vedere "come si fa"), manifestazioni, scioperi e/o concertazione non sono serviti a nulla. Fallimento per tutti gli attuali sindacati rappresentativi. Conferma che di questo passo il sistema porterà i lavoratori o a perdere il posto di lavoro, o a essere impiegati quasi gratis e chi li rappresenta a fare da soprammobile.

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